poesia eterea, non c'è che dire... lieve come la goccia che tra le delicate nuvole scende a dissetare il dio dei venti...
non mi addentro oltre nell'analisi perchè direi spropositi :-)
Un leggero velo enigmatico che rende il tutto ancora più intrigante...
Bacio
Eros
Grazie del tuo splendido commento. L'hai colta in quel velo di sensazioni, di freschezza e mistero, che a volte mi donano il vento e la pioggia, quando il sole se n'e' andato...Helios e' forse sempre presente come luce, acqua e vento...elementi cristallini che si trasformano, dissolvono e ci sfiorano. Io li amo, a fior di pelle, soprattutto quando ho l'occasione di viverli all'aperto..sole, pioggia sparsa e brezza di un paesaggio marino. La natura e' la mia "domina"...ne' uomo ne' donna, ma la bellezza di sentirsi minuscola parte di tutto...evanescenza dell'io in sensazioni semplici e piu' grandi di noi. Gli antichi, non a caso, interpretavano fenomeni ed elementi naturali come "Dei".
ciao,
S.
Mi sembra che abbia composto questa bellissima lirica vedendo nfrangersi raggi di sole in una clessidra umida di salsedine...
E' davvero pregevole.
Un bacio
Er
Che piacere ritrovarti Ernesto! Il tuo apprezzamento mi onora, l'immagine della clessidra tra il sole e la salsedine m'illumina...
un carissimo saluto amico mio,
S.