PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/12/2003
Seduto all'ombra di un salice piangente
osservo i volti
gli occhi, gli sguardi di mille sconosciuti
e rilfetto su quale destino
sia venuto a bussare alla mia porta
il giorno del mio natale

E vedo anziani dallo sguardo vissuto e travagliato
E vedo coppie di giovani dagli occhi innamorati
bambini che giocano innocentemente
bambini che piangono senza tristezza

Donne sole piangere una vita perduta
Uomini pensierosi segnati dagli errori di una vita
vedo un intero pianeta
racchiuso in un semplice parco

Quanti mondi intorno a noi
quanti inferni e paradisi ci circondano.

Ed io, mi chiedo di che mondo faccio parte adesso
e domani, sarà sempre quello in cui vivo?

Destini infiniti ci cadono addosso
come pioggia autunnale
e come meteoriti lasciano una scia indelebile

Tal volta li evitiamo
altre volte li assorbiamo

Percorriamo una strada
con milioni di traverse
e ogni traversa
ha milioni di altre piccole vie
e così
all'infinito....
fino a quando il tempo diventerà finito
fino a quando i destini diventeranno unità
fino a quando
La vecchia signora busserà alla porta...
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così triste ma altrettanto piena di significato, il destino è l'unica cosa d'incontrollabile, purtroppo continueremo a subire

un bacio stefi

il 23/12/2003 alle 18:10

Grazie, grazie assai...se leggerai mai questa risposta giunta in ritardo, sappi che ciò che dici lo condivido e quindi, adesso, mi preparo a soffrire...

Un bacio
Fra

il 10/11/2004 alle 16:04