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Pubblicata il 18/12/2003
Cavalcando
ho colto Amor
nel mio cuore,
sull'humus
di un bosco
che libero esala...

Quintessenza
di fate medievali,
piu' magico
profuma
il silenzio
degli anfratti.

(Da roccia
millenaria...)

Pulviscolo
di nebbia,
Elisir
sulla mia pelle...

Sfiora il tempo
del mio sguardo,
cavaliere errante.




da: Canti a Odysseus
~Veliero sui frammenti del tempo~
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No, con te non riesco ad essere obbiettivo... mi affascina troppo il tema e la tua modalità raffinata, eterea, nel proporlo... eppure sì... è oggettivo che questa lirica sia di delicatissima bellezza!
Un abbraccio
Axel

il 18/12/2003 alle 15:44

Grazie Axel, ho solo dato voce a sensazioni che mi trasmette il bosco, e ricordo anni fa' di essere stata nelle vicinanze di un castello medievale...il profumo della selva e il ricordo dei racconti cavallereschi innescano indicibili emozioni, che sono lieta ti siano etereamente giunte.

un caro saluto,

S.

il 18/12/2003 alle 23:46

Grazie Tina per le tue bellissime parole. E' bello quando queste nostre "creature" liriche trovano un animo sensibile che le accoglie e irradia della propria luce interpretativa...il sogno in effetti e' la parola chiave di questa immersione sensuale-fantastica.

un caro saluto,

S.

il 18/12/2003 alle 23:58

Grazie! L'incanto e' tutto mio, nel vedere che piace.

ciao,

S.

il 19/12/2003 alle 00:19