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Pubblicata il 16/12/2003
Attraverso i fumi
e i vizi
di coloro che non hanno
nulla di meglio
da chiedere alla vita,
passo,
solitaria e pensierosa,
desiderosa
di redimere
chi di mera semplicitá
non puó vivere...

Poi guardo,
con rabbia,
al mio fallimento,
e mi desto dai sogni
in cui figuro
come salvatrice del mondo intero.
Non intendo ancora
la ragione che mi spinge
a vestire questi panni:
altro non dovrei perseguire
che la felicitá
per me sola.
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...molto saggia la considerazione finale
prima o poi dei sogni restano vuote bolle di sapone
che un alito di vento porta via

L.

il 16/12/2003 alle 14:40