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Pubblicata il 30/12/2001

Rivedo il film di un giorno assai lontano
mentre incerto ti camminavo a fianco
tu al mio e tenendomi per mano
mi porgevi il mio quaderno bianco,
volava qualche rondine
cantavano i ruscelli
ed una brazza allegra
muoveva i tuoi capelli.
Immaginavo che un dì
coi tuoi fili al vento
saresti stata tu
la mia nuvola d'argento.
M'avresti avvolto
Madre
dentro i tuoi pensieri
mentre io cercavo
accumulando i ieri.
Saperti nel tuo posto
ovunque fosse il luogo
era la mia certezza
tepor d'amico fuoco.
Quando per precoce fato
mi lasciò tua mano
bramando cercai nel cielo
l'argento tuo lontano.
Non trovo la tua chioma
né vedo l'argentato
il buio dell'universo
il tuo scuro confonde.
Però sento il calore
di un astro assai distante
mi illumina e protegge
tenendomi per mano.
Mi salva da ogni cosa
lungo i miei sentieri
non sei solo una stella,
sei la mia Nebulosa.
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molto bella e commovente mi piace come le parole scorrono.
Sempre grazie Titty

il 31/12/2001 alle 02:32