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Pubblicata il 22/12/2001
Silenzioso il passo
come ombra sei giunta,
sul viso un nero velo,
mentre tesa è la tua mano.
Ora ti vedo, dolce Signora,
come son tristi gli occhi,
e pallida la tua pelle
di color della luna.
La tua mano
ora sfiora la mia,
un sorriso mi fai,
sereno, come la sera.
Unita la tua mano
alla mia, signora Morte,
un ultimo favore, ti prego,
l'ultimo sguardo al cielo lontano.

dedicata a Maurizia
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flo

Ciao Luigi,
questo è un altro dei tuoi capolavori azzeccati.
Il titolo mi ricorda la canzone di Morandi (solo che la canzone si riferiva alla solitudine) ma spesso solitudine = morte.
E prima di morire viene sempre l'ultimo desiderio di rivedere il cielo azzurro per l'ultima volta.
Ma che ne sappiamo se oltre la vita esistono nuovi cieli azzurri?
Floriano

il 22/12/2001 alle 18:46

Quelli già li scriviamo nei sogni, Floriano, e cerchiamo sempre utopie.
Nei versi ho solo cercato di dare dignità alla morte. Quando ero piccolo, vedevo nel vicinato, tutta la famiglia vicino al congiunto. Era un segno d'affetto profondo, che non faceva temere la morte. Oggi c'è sempre di più la fredda pietra di marmo di un obitorio.
Mi fa sentire sempre più alieno, in quel mondo, anche se in casa mia, non ho ancora vissuto l'esperienza.
Comunque, azzurro o meno, quando sarà giunto il mio tempo, spero di avere l'ultimo sguardo al cielo lontano.
Ciao
Luigi

il 22/12/2001 alle 18:59

Scusa Floriano, mi sono dimenticato di chiederti, qual'è la canzone di Morandi ?
Luigi

il 22/12/2001 alle 19:09

Un menestrello canta la vita, canta l'amore, canta la morte. Tutte cose che non puoi scegliere.
La vita ti viene donata, l'amore ti prende il cuore, la morte ti prende tutto.
Puoi scegliere solo il modo di viverle e affrontarle.
Ciao Maurizia
Luigi

il 22/12/2001 alle 22:38
flo

Non mi ricordo bene ma mi pare che la canzone sia intitolata proprio SOLITUDINE, in cui canta di una vecchia signora,che non gli fa paura, amica solitudine.
Ciao Floriano e se non ci risentiamo, auguri di buon Natale

il 22/12/2001 alle 23:32

Si, Floriano, leggendo le tue parole, mi sembra di ricordare.
Ringrazio degli augurio e li ricambio, ma se resti nel giro, ci incontreremo ancora.
LUigi

il 23/12/2001 alle 00:50

Ansia ? Non direi, se guardi alla fine del tuo ciclo vitale con serenità, ma alla tua ( ? ) età, come si fa ?
Quello che io volevo dire, era di evitare la paura, per qualcosa di ineluttabile.
Io vorrei guardare il cielo, qualcosa di profondo in cui ne vedi solo sfumature nella luce, ed infinite stelle nel buio.
Forse perdermi lassù, prima del mio buio, del corpo freddo che un sole nel cielo più non potra riscaldare.
Ma bando alle tristezze, ieri c'era una tua poesia che trovavo molto bella, ma l'arteriosclerosi del mio PC mi ha impedito di commentartela.
Ciao, nuova amica
Luigi

il 23/12/2001 alle 01:00