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Utente eliminato
Pubblicata il 21/12/2001
Voci e volti si affollano
dietro occhi e orecchie
Corpi effimeri
mi premono addosso
con una sensazione fisica,
quasi di folla
Rumore di stoviglie
Piccoli passi in corsa
sedie smosse
capitomboli e pianto
Rimproveri di mamme
nonne e zie
Poi risate
Odore di tabacco
abete e ragù
Pacchetti rilucenti
avvolti da sospiri
di desideri inespressi
Un paese fantastico
con case monti pastori e greggi
avvolge come un manto
la folla in frenetica attività
Fuoco nel forno
acqua dalla cascata
Animali e persone,
in statica transumanza,
guardano un unico punto
sorvegliato dagli angeli e una stella cometa
Il tavolo antico si pavoneggia
nella candida tovaglia di trine
Nella luce di argenti e cristalli
le bacche dell’agrifoglio
sfidano il rosso delle palline
sull’albero illuminato
Sono andati quei giorni
ma non il ricordo…
… catturato qui per sempre
sul bianco di questo foglio.

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È un Natale che abbiamo tutti nel cuore: la sua magia viene dall'infanzia, attraversa l'età adulta e ne esce intatta quando qualcuno, come hai fatto tu in questa poesia, riaccende la scintilla del ricordo. Grazie e Buon Natale!

il 21/12/2001 alle 14:36