PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/10/2003
I mesi sembrano antichi monasteri
eletti delle cellule
spezzati di memorie
sinergismi oracolari di povera gente
Si evolvono mutano cibandosi d'anni
anche di questi momenti ma
non invecchiano
paure nel Tempo non nè h/anno
involuzioni momentanee per poi migrare
migliorarsi nei Mille che verranno
sono non organismi vitali con regole apparenti
intingono colori da tessuti d'umori
intrecciano spire vitali
per cibarsi solenni dei nostri affanni
per me!
dall'inizio del Bang a quello finale e finalmente
saprò chi sono
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La storia palpita - 19.10.2003


E' solo un attimo
un frammento
che scagliato nel tempo
racconta la vita
E' solo un pensiero
confuso tra ombre
che non raccolgono mistero
E sei tu
perduto scultore
che plasmi emozioni
a cercare scaglie impercettibili
- luce prigioniera -
che non racconta più nulla
Sei tu pittore d'incanti
che riporti su tele
l'arcaico senso di ogni colore
Ma sei anche tu
poeta sensibile
che snodi percorsi
che son figli del cielo
Ecco ora la storia palpita

Ti abbraccio
Poe

il 19/10/2003 alle 18:55
Jul

Il pensiero è profondo ed espresso con molta originalità anche se non posso affermare di leggere poesia ma neanche prosa. Si tratta di una sorta di metafora-filosofica che conduce ad un pensiero più elevato.
Ciao,
Giulia

il 23/10/2003 alle 18:47