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Pubblicata il 17/10/2003
Quante altre
preghiere urlate
dovrò scagliare
sul tuo beffardo
sguardo, cielo?

Troppe ne ho bagnate
arrancando
sui sentieri stretti
che portano alla luna,
nelle notti sgretolate
sui cuscini disillusi
da agrodolci mezze verità.

Ho sentito
troppo in fretta
il tuo riso scaltro
rinnegare, sopprimendo,
suppliche di pace
che del dolore
portano il fragore,
richiamo estremo
ricucito sulle labbra
dal sale lungamente arse.

Non sprecherò
nel fiato che rimane
parole nuove
vanamente perse
dentro l'aria grigia
che ha spirato
sopra desideri infranti
indietro nel percorso.
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la maturità espressiva di questa tua poesia denota un'esperienza che va oltre i tuoi 40'anni :-)
complimenti è bellissima, ma il rancore ... non paga mai
bacio
vento

il 17/10/2003 alle 23:16

se nn moliamo nulla è perso nella vita
anche se a volte troviamo sorprese,
bisogna lottare..
un caro saluto
DINA

il 17/10/2003 alle 23:30

beh, per te che 6 appena diventato maggiorenne non è di facile lettura, con tutta questa maturità espressiva!!! :-)
nessun rancore... solo constatazione del passato e del presente...
grazie caro, un baciottissimo
Ema

il 17/10/2003 alle 23:38

e si lotta, anche con la malinconia nel cuore... solo con la forza della consapevolezza...
un abbraccio forte e grazie,
Ema

il 17/10/2003 alle 23:39

...invano t'abbiamo evocato su opposte tenzoni del cuore...

Un bacio
L.

il 18/10/2003 alle 00:03

già, invano...
prima o poi qualcuno ascolterà l'aspra lotta degli amori...
Bacio e abbraccio,
Ema

il 18/10/2003 alle 00:33