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Pubblicata il 24/04/2001
Démoni e succursali dell'inferno!
ecco cosa sono gli uomini
che conosco ed i luoghi che frequento!
Ed una voce interna
che dice: no
che dice: non ancora
che dice: non è ancora sufficente
nè io, peraltro, la ascolto più di
quanto non possa ascoltare
il pianto capriccioso d'un bimbo.
Pentirsene sarebbe ormai inutile ed
io solo so che cosa mi accadrebbe se
lo potessi fare o facessi.
Sterco e niente altro è la vita.
Miasmi di fogna e profumo di rose
sconvolgono le mie nari,
veicolo materiale di un
subcosciente infetto, di una
vita astrale grezza, empia e
disdicevolmente reale.
Temporeggiare con me stesso
facendo uso delle mie crudeltà
latenti, non è altro che uno dei tanti
sistemi da me elaborati per
riuscire a farmi credere di
poter essere meglio di un altro.
E tu...
meglio affrontare, comunque, la realtà
cruda ed orrenda, piuttosto che,
i miei sogni di ogni notte
e di ogni giorno.
Meglio amare quel che c'è
di più esecrabile, che odiare chi mi ama.
Chi mi ama...
Chi mi instilla lentamente veleno,
di più,
ancor di più come potrebbe fare
un acerrimo nemico,
un nemico che non mi conosce affatto.
Ed io?
Ed io aspetto la resurrezione
del mio io affranto ed avvilito
dalle vicissitudini che io stesso
gli impongo di affrontare.
E che lui supera,
supera solo nel discorso di risposta
con me stesso.
Ed è ora di finirla.
Ed è, veramente,
ora di finirla.-

24.4.76 villafranca
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