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Pubblicata il 15/12/2001
Occhi chiusi.
I bagliori nel buio.
Quello stupido color nero che mi avvolge nelle sue spire infernali
Chiedendo,sputando,imprecando,giocando con i peggiori dei mali
Spalanco la finestra preso per i capelli da un incubo reale e doloroso
Lo sento, mi strazia… ma mi ammalia sinuoso
Da quel suo essere così limbo e così disperazione
Così futuro e invero presente
Così strumento per questa mia canzone
Cantata urlata ma che in fondo non si sente.
Occhi chiusi
E un roco sospiro mi ricorda chi sono
Non sono un bambino, non sono un anziano
La mia età mi fa vivere ciò che dovrei essere
Mentre voglio ciò che non posso più vivere
Le mani nelle mani, le guance color sangue
Le carezze sottratte all’imbarazzo della sera
Un fremito incontra uno sguardo che langue
Desiderio di credere che lei sia sincera
Occhi chiusi
Una vita insieme sognata e cercata
Dea libera, leggera, voluta, toccata, amata
Un battito d’ali che fa sussultare una fiamma
Un urlo nel sonno che sprofonda nel dramma
E’ un risveglio amaro sentire che il tempo mi sfugge via
Dio quanto vorrei ancora sentire quella farfalla volare
La stessa alla quale dicevo “tu sarai solo mia”
Finendo le mie ore notturne in una piazza ad urlare.
Occhi aperti
E vedo quei lampi di luce che come uno stiletto
Mi entrano dentro lacerandomi il petto
Uno specchio e il mio finto viso di pagliaccio
riflesso in un vetro che mi rende freddo come il ghiaccio.
Seduto, abbracciato, appoggiato, avvolto in un piccolo albero
Guardo in alto
Una nuvola carica di speranza mi prende per mano
Ha due occhi stupendi color del mare.
Occhi chiusi.
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