PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 03/10/2003
Sono circondato!
Dalla notte
e dai rumori,
da quegli scricchiolii
che fanno i mobili
o le pareti,
da quell'assurdo
tic-tac
dell'orologio
a muro,
del lavandino
che sgocciola,
dal silenzio
inevitabile,
logico,
definitivo.
Tutto è assenza,
tutto è fermo,
tutto è morto.
Ed io?
Sono vivo?
Boh!
Per ora
sembrerebbe di si.
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il titolo è azzeccatissimo
l'osservazione del momento individuabilissima
la riflessione pertinente
però, questa volta l'aspetto poetico ne risente un pò
ma ti perdono perché sei forte anche a buttare giù quel che c'è.
ti bacio
Kat

il 03/10/2003 alle 21:42

...sei vivo ...vegeto e urlante di passione emotiva...sei un verso che palpita costantemente ed anche il tuo silenzio possiede mille voci...un bacione cri

il 03/10/2003 alle 22:10

...
ci si ritrova vivi quando meno ce lo aspettiamo!!!!!!!
smack
patty

il 03/10/2003 alle 23:14

Bella e suggestiva, caro Michele.
Noir e alla E.A.Poe. o, più banalmente, alla Dylan Dog.
Un caro saluto
Er

il 04/10/2003 alle 07:15

In questa poesia c'è una certa sonorità, la ripetizione di suoni e parole rendono bene il concetto di morte/buio/staticità e assenza di vita.
Bella riflessione partendo da una semplice constatazione.
Un caro saluto. MR

il 04/10/2003 alle 12:09

E' vero... sono sensazioni notturne, nate in un momento di silenzio assoluto...quanto all'aspetto poetico, hai senz'altro ragione: " C'è quel che c'è ", come il mitico gruppo musicale che accompagna Paolo Rossi nelle sue serate. Grazie per il commento che mi hai voluto scrivere. Ti mando un bacione.
Michele

il 04/10/2003 alle 13:01

Ma in quella notte... non c'era nessunissimo rumore... io stesso non sapevo se respirare o no... da qui è nata la riflessione che ha fatto nascere la poesia. Grazie per il bellissimo commento che mi hai scritto. Bacione a te.
Michele

il 04/10/2003 alle 13:03

Ma quella notte... veramente c'era un silenzio assurdo, irreale. Io stesso temevo di essere finito in un altro mondo! grazie per il commento che hai voluto scrivermi. Smack anche a te.
Michele

il 04/10/2003 alle 13:05

Un silenzio assurdo, irreale... così ricordo quella notte, in cui io stesso temevo di essere finito in un altro universo...grazie per il commento bellissimo che mi hai voluto scrivere. Ti mando un bacione.
Michele

il 04/10/2003 alle 13:06

Si... il silenzio di quella notte era totale, assurdo, irreale... io stesso temevo di essere finito in un altro universo... grazie per il bel commento che hai voluto scrivermi. Un salutone a te.
Michele

il 04/10/2003 alle 13:09

Dylan Dog non lo amo molto, ma E. A. Poe è uno dei miei scrittori preferiti... mi onori altamente accostandomi a lui. Grazie davvero, per il commento lusinghiero che hai voluto scrivermi. Un salutone a te.
Michele

il 04/10/2003 alle 13:12

Era davvero una notte di silenzio assurdo, ero circondato da una sorta di vuoto... io stesso temevo di essere passato dal sogno direttamente ad un altro universo... grazie per il bellissimo commento che mi hai voluto scrivere. Mando anche a te un carissimo saluto.
Michele

il 04/10/2003 alle 13:14

Riesci a far parlare anche il silenzio, bravissimo.
Una poesia che riflette uno stato d'animo molto particolare,
nella quale ci si può anche riconoscere : ) buon week-end
carmen

il 04/10/2003 alle 14:13

Si... era davvero strano e straniante quel silenzio in quella notte. Io stesso temevo di essere passato direttamente dal sonno ad un altro universo... Grazie per il bel commento che mi hai voluto scrivere. Mando anche a te un augurio di buon fine settimana.
Michele

il 04/10/2003 alle 19:43

ahahahhah posso ridere ? è una simpaticissima constatazione del proprio esistere
bacioni MG:)

il 05/10/2003 alle 16:49

Mah! L' ho scritta dopo una notte davvero irreale: di solito c'è sempre qualche rumore che rompe il silenzio... quella volta, invece, niente... io stesso temevo di essere passato direttamente dal sogno ad un altro mondo... grazie per il simpaticissimo commento che mi hai scritto. Bacione a te.
Michele

il 06/10/2003 alle 16:38