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Pubblicata il 29/09/2003
Nelle pieghe
del mio sguardo assente,
nelle stanze
del mio affanno crescente,
nelle fessure
di una lacrima nascente
non c'è spazio,
mio tormento,
per l'amarezza,
dei tuoi soffi stanchi,
intessuti
dell'inconsistenza alata
dei tuoi giochi
senza trama.
Non c'è spazio,
mio veleno,
per la tua crudele scia,
increspata dai miei battiti,
flautati,
sconfinati,
isolati nella sterilità.
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ha molte similitudini con la mia di oggi..introspezione cruda alla ricerca di spazi aperti per l'anima..molto, molto profonda

Cia' Lela

il 29/09/2003 alle 16:41

se quelle stanze del tuo affanno crescente non sono ancora state chiuse potrei darti un pezzetto di cuore per farne un catenaccio e ...
un bacio
vento

il 18/11/2003 alle 23:46

Introspezione, il guardarsi dentro e scoprire che si ha voglia di colmare se stessi nella totalità... e non c'è passato da osservare che possa impedire a quegli spazi di essere vissuti...
Un bacetto alla mia lunetta adorata, mille volte specchio dell'arcobaleno!
Lela

il 19/11/2003 alle 11:36

Un pezzetto di cuore per un catenaccio alle mie stanze... beh, ho bisogno di un catenaccio lungo e resistente e... di tanto cuore...
Un tenerissimo bacio e mille carezze per te,
Ema

il 19/11/2003 alle 11:37