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Pubblicata il 18/09/2003

Non ho bisogno di spiegarti più nulla,
hai saputo afferrare la vita,
comprese gioie e dolori.
Ti sei adattata agli umori degli eventi.
Ora tu mi guardi con accusa,
forse ti ho un poco delusa,
ma sappi, qualunque cosa pensi,
che ciò che è dentro di te,
fa parte di me.
Non ti farò della morale,
non ne hai certo bisogno,
come non hai bisogno di belle parole
o di metafore da interpretare.
Ti dico solo che negli ultimi tempi abbiamo vissuto,
qualche volte anche sopravvissuto,
ed è stata dura per te,
come lo è stata anche per me.
Ora che sei diventata donna hai capito anche tu,
che per arrivare all'essenza,
devi guardare oltre
e non curarti delle delusioni,
sono sempre da tenere in conto,
così come sai bene cosa significa
malattia, morte e vita.
Devi sono sperare nelle stelle,
credere nella tua forza e nella mia.

OLIMPIA
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Il caldo abbraccio materno (presumo) che si adagia intenso e premuroso con una lirica semplice, liquida, appassionata, profonda in anima...con una splendida esortazione finale. Delicatissima Olimpia!
Un caro saluto e un abbraccio.
Max

il 19/09/2003 alle 11:29

Ciao Max, grazie del passaggio. Bello rivederti, tutto bene?

Contraccambio il saluto e l'abbraccio!
Olimpia

il 19/09/2003 alle 19:02