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Pubblicata il 15/04/2001
DOLCE MI AVVINCE SPERANZA DI AMORE

Dolce mi avvince speranza di amore
Senza freno al fascino di donna in sorriso
Pronto a restare con lei d’incanto assiso
Fissi il cuore e la mente in lieto stupore.

Volga ogni donna proprio desio all’amato,
a quello che freme non in volgare pulsione
morbido il seno gli mostri senza peccato
mentre apprenda l’amante l’arte di Adone.

Solo in questa maniera la passione s’evolve
al candore che rende il tormento sconfitto,
al piacere che paga e che affanno dissolve:
solo in questa maniera il sacrale è relitto!

Perché tanto il devoto si volge al sublime,
perché tanta passione si pone in sventura?
Non è Dio che chiama in purezza sicura,
è l’anima sola che vede in amore marcime.

Il religioso pensiero ha infranto le menti,
ha diviso l’amore tra il sacro e il profano,
disgiunti li ha posti tra mondano ed arcano:
il devoto non abbia del piacere gli accenti.

L’amor non goduto nella giusta maniera
Si può far sete sublime d’apparenza divina,
in metafora è posta l’umana passione

Francesco GHEZA



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