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Pubblicata il 06/12/2001



“Ho reinventato il passato
per vedere la bellezza del futuro.”
LOUIS ARAGON

Di lei cosa mi resta se non l’eco
dei suoi passi forgiati sulla piazza,
sulle assi del pontile impressi a vivo...
E quel calore dolce sulla guancia
dove marchiò l’addio l’ultimo bacio
e mi fece per sempre suo vassallo...
E quel nastro per legare i capelli
e le conchiglie che raccolse all’alba,
quella matita verde con la gomma
che usava per riempire i cruciverba.

Così nel cuore la conservo ancora:
come le dame ottocentesche avevano
la ciocca dell’amato sopra il seno
tra due vetri in una cornice d’oro,
conservo nella giacca una sua lettera
che il tempo gualcirà rendendo polvere.

Finché una donna non mi desterà
dal letargo amoroso rivestendo
i panni di una nuova primavera.

E ascolterò i suoi passi nella strada
e sulle assi consunte del pontile,
e sentirò il calore dei suoi baci,
le legherò i capelli con un nastro,
raccoglieremo conchiglie al mattino,
la guarderò riempire cruciverba.

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bella Andrea
con l'augurio che molto presto tu possa ridestarti e rivivere quelle emozioni da tempo sopite nei tuoi pensierti fossilizzati
grazie Titty

il 08/12/2001 alle 14:16