un solo tuo verbo
che l'insperata felicità
assedia il cuor mio
rinfrancato dal tuo vociar
denso e delicato
come un sole primaverile
per pochi istanti
mi proietti sulla luna
ascolti le mie parole,
senza senso se paragonate
alle tue riflessioni
riusciresti anche
a consolare
la madre che perse il figlio
l'ultima, disperata vedova
non oso disturbare
la tua quiete interna
rimarrai sempre
sovrana nell'anima mia
distrutta, ma or rinata