Molto bella!Intensa e riflessiva........ma la tua,di che tipo è?
Bacio Beat
Ciao Beat...bentornato!
La mia maschera di che tipo è?? Beh..ne ho molte, per le varie occasioni, anche se tendo ad indossarne sempre meno... Il problema non è quante maschere o di che tipo o consistenza sono ...l'importante è sapere di averle o averle avute..usarle, saperle indossare a piacimento..giocarci e saperle deporre quando non servono..saper tirare fuori il proprio Essere..saper essere attore e spettatore di questo grande teatro...sentirsi parte del gioco quale E'..senza identificazioni in sostanza..questo è ciò che Gurdjieff insegnava (e non solo lui)... questo il senso della mia mascherata "spoesia"
Grazie per l'opportunità che mi hai dato... ti abbraccio con amore e amicizia di sempre
ac
Certo...la nostra essenza si manifesta..ma a volte non siamo in grado di farla uscire..perchè troppa corteccia ha dimorato sulla nostra pelle nell'arco degli anni e Vite... troppe incrostazioni non permettono alla Luce interna di fuoriuscire... Le maschere a cui io mi riferisco sono le cosiddette false personalità..tutti ne abbiamo..o ne abbiamo avute..fanno parte della difesa..dell'io o del cosiddetto ego... Il lavoro è saperle riconoscere..toglierle per poi sapersene anche servire all'occorrenza... ma solo da questo importante lavoro può apparire il nostro vero essere, volto..la nostra vera essenza, a discapito delle falsità e far uscire la parte luminosa ancora a noi sconosciuta...questo è ciò che ritengo prepararsi a ricevere il Divino, l'incontro con il Tutto, l'unione mistica o come vogliamo chiamarla...
Grazie dell'attenzione e delle tue profonde e bellissime parole!
ac
Grazie del lungo commento ..immaginavo avresti risposto... forse per te questo è lo specchietto delle allodole (gurdjieff)..ma come tu sai il lavoro va portato a termine..non deve rimanere cultura filosofica ma va sperimentato..questa è la difficoltà di chi possiede una profonda comprensione..capisce però capisce anche la difficolta ad accettare le parti ignobili di sè..e così continua a girare intorno alla sua coda (preistorica)..la mordicchia, ne sente il dolore..ma non la vuole perdere..ne è identificato (caz.. che metafora mi è uscita..eh eh)..il lavoro su sé è dolore...ma al fine, se si è sinceri con se stessi la moneta, il premio è veramente grande..si inizia a vivere!...
E tu.. sai sempre perchè t'incazzi??? sì lo so..mi dirai che a volte i miei piatti..non li digerisci molto! ;-)
Ti abbraccio e ti ringrazio per la lezione privata
ac
Era estremamente facile, parlando di maschere, cadere nell' ovvio, nel retorico, nel " già sentito"... la tua poesia, invece, ha il grandissimo pregio di essere assolutamente originale e quelle ultime cinque righe sono veramente grandi! Bacione.
Michele
Ohhhh! detto da un "attore" ciò mi fa molto ma molto piacere!! sono contenta ti sia piaciuta..
Grazie come sempre..bacio!!
ac
Ti ringrazio per il bel commento ...non sono molto d'accordo sul senso del manifesto anch'esso maschera..trovo la cosa impossibile..forse i vocaboli a volte ingannano il vero senso....
Grazie cmq ancora ed un abbraccio
ac
Drammaticamente immateriali...
Dove finisce il processo
di autosuggestione
inizia il manifesto............
Chiarissima come un Alba.
Se fino ad ora le poesie sul tema davano per scontato l'infinito gioco delle maschere,in questa ci viene data la possibilità di sospendere il processo che chiaramente nasce nelle stanze mentali.
Un bacione
Malcom
Ti ringrazio di aver..compreso! Beh non saremo "fratelli"..
Un megabacione!
ac