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Pubblicata il 29/08/2003
Tra l'Italia e la follia
esiste un punto lontano,
tra l'Italia e la follia
vive la paura
del giorno che verrà,
vive l'ansia di amare
tra un pugno, uno schiaffo
e una rosa nel pugno.
Tra l'Italia e la follia
c'è un volto lontano
due fari accesi,
e strada da mangiare.
Tra l'Italia e la follia
non c'è speranza,
ma il certo finito.
Tra l'Italia e la follia
c'è il rombo di un tuono
un motore che corre,
il cuore di un uomo.
Tra l'Italia e la follia
mi sono perduto,
tra l'Italia e la follia
mi sono aspettato
ero solo, si,
ma non per gioco
e non sono più
come mi chiamavi tu.
Tra l'Italia e la follia
esiste una finta,
un sorriso stentato,
un abbraccio d'addio.
Tra l'Italia e la follia
non m'importa più niente
se un bacio, un abbraccio,
un addio fa parte di noi.
Tra l'Italia e la follia
la memoria di un uomo,
e una brutta poesia.

Marco
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...ne sono immerso,mi paice,dà otimi spuntio di riflessione,anche s el'italia è ed è stata follia...non volgio aggiungere altrop deturperei il tuo testo...a presto..D

il 29/08/2003 alle 14:46

tra l'Italia e la follia, forse, non c'è solo un punto.

bentornato.

Kay

il 29/08/2003 alle 16:23

Ciao bentornato
dunque devo essere un pò cattivella stavolta
tu sai che il titolo mi piace molto ma l'anafora eccesiva che ne hai fatto in questo brano la priva della sua forza evocativa. il testo di per se non mi rimanda grandi slanci

invece trovo azzeccata la frase

"...tra l'Italia e la follia
mi sono aspettato..."


baci riequilibranti
Kat

il 29/08/2003 alle 16:35

Ciao, grazie per il commento; fa piacere da un poeta della tua levatura.
Una stretta di mano. Marco

il 30/08/2003 alle 02:26

Tra l'Italia e la follia ci siamo noi, perchè i baci, gli abbracci, gli addii fanno parte della nostra storia. Noi che siamo come foglie al vento, ed è questo il punto, nati da un albero che prima, o poi, ci sostituirà. E poi, e poi... ma preferisco finirla quì, per riflettere sulla tua risposta, come sempre, straordinaria.
Ti abbraccio. Marco

il 30/08/2003 alle 02:35

Ciao, anzitutto ti ringrazio per la sincerità; detesto le piaggerie più o meno garbate, adoro le parole, e le persone schiette. "Tra l'Italia e la follia" è un flasch della mia vita, dalle corse da Firenze a Poggio Imperiale, ai miei infiniti batticuori, al caffè alle 4 del mattino, a una scrivania troppo vicina alla mia. Tra l'Italia e la follia è un ricordo mai finito nel cassetto, 200 all'ora in autostrada, la voglia incredibile di tornare indietro. Andavo via da quel che credevo una follia per tornare a casa, per tornare nella vera follia di un rapporto finito.
Una bacio da saldi di fine stagione.
Marco.

il 30/08/2003 alle 03:14

Tra l'italia e la follia la poesia di un commento

tra l'Italia e la follia
è un flasch della mia vita
da Firenze a Poggio Imperiale
infiniti batticuori
caffè alle 4 del mattino
una scrivania troppo vicina alla mia
è un ricordo mai finito
una follia
per tornare a casa
nella vera follia
di un rapporto
da saldi di fine stagione.


Il tuo commento era molto poetico, l'ho ripulito un pò, non mi pare male

un bacio
che ci sono i nuovi arrivi autunno inverno
Kat


il 30/08/2003 alle 08:53

Quasi, quasi, sto pensando di mandarti qualche mio trattato di biochimica: tu lo metti in versi, io evito di fare due marroni come cocomeri a chi ascolta; che dici, si può fare? Sto scherzando, chiaramente. Sei sempre cara nelle risposte, piuttosto sono contento che tu abbia letto "dentro le righe" Tra l'Italia e..." , il problema che nel mezzo, ci vivo. Al proposito: ho letto la tua lirica sul "quasi", non ti ho risposto semplicemente perchè ho convissuto con l'ansia del "buongiorno!" per qualche anno, accidenti a te :-) che mi hai fatto rivivere, per un attimo, un'emozione lontana. Un'ultima cosa (giuro: l'ultima!) attendo un tuo commento sulla mia "L'ultima puttanata", magari dopo avere letto la risposta che ho dato ad airbag.
Un bacio che se lo indossi, tutti gli altri li porti alla caritas.
Marco

il 30/08/2003 alle 14:21

ahahah
mi sto pisciando sotto dalle risate co 'sta storia dei baci e della caritas

ciao

il 30/08/2003 alle 15:52

Che vuoi farci? Di cognome faccio Vannucci, con la V. Come fenomeno....
Al proposito: se mi piscio addosso anch'io, chi me li lava i pantaloni?

il 30/08/2003 alle 18:49