i normali lo mettono dentro in silenzio in una notte
di parole rubate da un libro
archetipi di tolleranza, di umanità
i normali fanno un cerchio e poi...uno due e tre
come sei capitato qui?
I normali dividono in due stralci di ideali, metà nel bicchiere
metà tra le gambe
in serate fresche il cerchio si allarga...
mi vuoi dire la ragione per cui sono qui?
i normali abbandonano presto i propri abiti i nuovi aspettano già
nel cassetto della ambiguità, le tarme civilizzate
sconfessano il passato
i normali bevono e giudicano...tutto e niente
non si smentiscono mai, prima o poi torneranno
sempre più normali da apparirti diversi da quello che credevi
perchè è tutto perchè è niente
e scivoli
e scivoli...uno due e tre a chi tocca stasera?
e spezziamo in due gli ideali, metà in tasca e il resto al vento.
il mio bicchiere sempre pieno
il mio bicchiere sempre vuoto
è il mio bicchiere in movimento...è tutto è niente
e lo metto dentro senza dire nulla
e lo metto dentro alla vicina di casa
alla lava scale
alla ragazza del bar
alla studentessa che cerca
alla studentessa che ha trovato
e lo metto dentro senza dire nulla
e lo metto dentro alla signora
alla sua giovane figlia
alla amica di sua figlia
alla compagna di corso
alla lava scale…senza dire nulla
i normali lo mettono dentro in sere d’estate rubando parole e poi te lo raccontano
e si sentono normali e poi te lo raccontano e si sentono speciali…
e si sentono tutto
e si sentono niente.
E attendi ancora quel cerchio ma è rimasto niente
Qualcuno lo mette dentro rubando
Qualcuno spezzando ideali a metà
Qualcuno cambiandosi di vestito
Qualcuno lo farà sentendosi normale
E gente normale ti saluterà tra la folla
e mentre mi allontano da te,
mentre ti affanni e cerchi saluta anche me.