Gotico e stanco
ingoio in fretta
le catene
che ho ai piedi.
Mi raggiungi,
in cima alla torre.
Sogghignanti feritoie
mi sputano addosso
chiavi dorate.
Raccolgo i cocci
dei tuoi ripensamenti
e rievoco i buchi
delle mie insicurezze.
Introdurre con cautela.