PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/11/2001
Seduta sulla soffice sedia della solitudine
Cullo il mio dolore sulle calme note dell'immortalità
Mi puoi chiamare con tutti i nomi che vorrai
Non c'è limite al vuoto del tuo codice.

Lasciami affogare fra le calde onde della tua realtà

Quando resto in piedi nel vento del tuo film muto
Non ho difese contro le immagini taglienti
E sanguina la mia pelle levigata.

Io posso domare i tuoi sogni
Smussando ogni spigolo in una sfera innocua
Ascolta la mia voce spenta
L'eco si perde nella catena delle tue associazioni.

Lasciami affogare fra le calde onde della tua realtà

Hai paura di perdere la tua conchiglia ammaccata?
Vorresti un'altra notte di colore?
Il tuo cervello è fradicio del sudore degli incubi?

Fammi la domanda
Non avrò la risposta.

Lasciami affogare fra le calde onde della tua realtà.
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