Parli e non ti sento.
Non è questione di noia
o disinteresse, è soltanto
l’impegno per non precipitare
al suono delle tue parole.
M’abbranco a un filo tessuto
di speranza, oscillo sospeso nel vuoto,
m’anniento, invoco una salvezza
ch’ io stesso mi nego.
E tutto m’appare in specchi disordinati
che immillano tenui parvenze dei giorni passati.
Li fisso stravolto,
nell’illusione di un volto che non conobbi.