Senti i divini ruscelli
quelli che sgorgavano
ed emettevano mesti
rumori, e odi i fruscii
dei turbolenti zeffiri.
- Li odi?
Tutto questo
era un tremendo
sogno beffardo
simile a ciò, solo il bugiardo.
- Dovrei mentirti?
Oppure dovrei tacere
stando lì ad imparare,
e non far udire più
il mio dolente canto!
- E poi...
Ultimi sgorghi,
ultime fughe
verso posti seducenti,
e non cogliere più
il martirio delle urne,
e non osservare più
il brusio delle civette!
Ritornare
ad amare,
vedere rinascere
semi e fiori
e non solo malori!
E scorgere
nuovi occhi
non più lacrimanti,
e ritrovare
di nuovo la mia poesia rinata!