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Pubblicata il 26/11/2001
Duella con un fioretto di ghiaccio
il vento sul mio viso,
torrenti innevati ruggiscono
veloci nelle vene,
mentre gli occhi sono ciechi
per la bianca immensità.

Dalla cima della vetta più alta,
intravedo immagini cangianti,
sprazzi di mondo, ombre di fantasmi,
caleidoscopi umani le città brulicanti,
brusio di voci, suoni, rumori e pianti,
il mondo si muove...

Poi silenzio, quiete, pace!
Tutto è cristallizzato
in un eterno istante
dove l'onda si erge alta
e non si frange,
dove l'aquila regna immobile
nel cielo, le ali ferme, a croce.

La luce s'attenua nel rosa,
una voce mi parla e mi consola,
fuggono le paure,
svaniscono i problemi,
il Maestro alza la mano
e mi indica la via.

Questa notte ho sognato il Tibet.
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