PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/08/2003
Una brezza leggera e suadente ci fa ondeggiare
appoggiati, come siamo, alle nostre convinzioni
leggeri brividi, irreprensibili, ci infreddoliscono
una calda coperta di consuetudine ci protegge.
Gli occhi raggiungono per abitudine l'orizzonte
non indugiano troppo a cercare meraviglie
rassegnati al dolce declivio delle emozioni
il sole è ancora alto sui destini e rosso e caldo
al guardarlo, ancora, una lacrima impertinente brucia,
luccica, ancora viva, ancora vera, brilla ancora.
Tagliente come un dubbio che graffia la quiete
risveglia spiragli di stupore ancora incartato
sbilancia i movimenti ritmati dal vento
delle nostre anime in bilico su spigoli di coerenza,
lampi di emozioni vivide si scaricano sulla pelle
le stringono contro il metallo di una promessa
che le racchiude entro un cerchio perfetto e assoluto.
a percorrerlo con le dita lo senti pulsare
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Grazie per le tue parole,
Sergio

il 04/09/2003 alle 18:39

Profondamente bella...sei veramente bravo!
I miei complimenti!

Sarò lieto di leggerti ancora!

Hola
Marco

il 17/09/2003 alle 00:28

Ed io sarò lieto che tu lo faccia, specie perchè
sei sempre generoso di complimenti...
ciao
Sergio

il 17/09/2003 alle 19:00

Tutto questo significa che le conseuetudini scaldano e rassicurano, e cerchiamo di accaparrarcele in tutte le maniere legandole e legandoci a loro, ma, c'e' sempre un ma, una lacrima impertinente ancora brucia se si guarda il sole, e si sà che non si può e non si deve farlo...!
grazie per il commento
ZZ

il 31/05/2004 alle 09:01

caro zordoz io che curiosa sono perchè amo la gente ,e mi fermo a caso qua da te stasera ti ringrazio ,queste anime in bilico mi sono compagne in me c'è il disincanto e per fortuna insieme eterna meraviglia , come in tutto ciò che descrivi mi rispecchio ,bella ,ciao ariele ,vado con il tuo permesso a conoscerti

il 19/05/2008 alle 20:34

Il mio viaggio è proseguito sino alle origini di Zordoz....ciao Sergio... Questa come tua prima era già magnifica...anche se a pensarci avrei potuto scriverti un aggettivo più consono....meravigliosa... pur non essendo ancora parte di quelle più "mature" in cui oltre a soavi parole e descrizioni inserisci anche motivi su cui riflettere, in tutti i modi possibili, qui prevale l spontaneità del pensiero e delle sensazioni, il linguaggio invece era già quello che per me ti identifica come zordoz caro Sergio...tra l'altro non ricordo se già me lo avevi detto, come hai scelto il nome?(Pioi rispondere in privato se vuoi)...forse un barlume di quelle immagini o considerazioni riflessive che ci sono in molti altri tuoi scritti, si notano nel titolo e nelle ultime righe di questo testo... riguardo il significato, che già hai chiarito, l'hai espresso solo come un poeta vero poteva farlo, complimenti, cioa Sergio, un caro saluto Andrea^^

il 14/02/2013 alle 01:04

Caro andrea, mi riporti a rileggere versi che risideono nel mio passato, ma che riconosco in tutto e per tutto come miei, reali, veri, ed a modo loro attuali. Non ricordo se fosse la mia prima pubblicazione in Ph, certo una delle prime, esuli da un sito di poesia che aveva chiuso inesorabilemte ed al quale sono rimasto legato a lugno perchè vide il mio debutto come scittore di versi on-line, perchè sino ad allora solo la penna ed il foglio erano testimoni del mio scrivere. Tu parli di altri versi più maturi, ma io già ci leggo in trasparenza quelli che erano e sono i leit motiv del mio scrivere, le contraddizioni dell'anima, i sentimenti inespressi ed inesprimibili, la dicotomia essere apparire nelle sue più profonde implicazioni, il tempo che scorre e lo spazio che cinge e via almanaccando. Io a quegli spigoli di coerenza sono tutt'oggi posato in bilico sempre, tra un dubbio ed una possibilità perchè le cretezze sono ad appannaggio d' altri.. Grazie Andrea per le tue parole. sergio

il 14/02/2013 alle 14:07

Curioso vado a leggere il tuo primo "vagito", almeno quello su PH, perché mi sembra che tu abbia alle spalle molto di più. Complimenti, notevole, rendi una lettura scorrevolissima e piacevole, ricca sia di vocaboli che di emozioni. Non sono affatto bravo a commentare in modo appropriato quel che sento, perché, come sempre affermo, sono povero di parole. Per me sei un maestro del verbo e trasmetti appieno quelle emozioni "vive".. Complimenti Fabio

il 01/06/2016 alle 18:12

Questo Gail, è uno dei primi componimenti che h pubblicato in Ph, inutile dirti che vi sono particolarmente legato per tutta una serie di motivi, non ultimo il fatto che leggere queste righe anche dopo lustri, le trovo così pregne di essere, che m'incantano ancora... grazie per avermici riportato, sergio

il 01/11/2016 alle 05:57