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Pubblicata il 16/07/2003
Vorrei che il tempo scivolasse
tra i silenzi dei miei vuoti
e sussurrasse parole alla voce dell'anima,
quasi a non voler svegliare
quel torpore che stringe il cuore


Lascia che io passi oltre, senza trattenermi.
Non permettere che io fissi il giorno
in attesa del suo tramonto,
quando si addormenterà nell'oscurità
e sentirò il vento penetrarmi nelle vene
facendomi pensare alla sua lontananza
trasportando le mie lacrime accanto
ai suoi capelli bianchi.

Io, rimango qui,
ferma,
ad aspettare
che il tramonto inizi.

L'attesa mi avvolge,
mi assale,
mi stordisce...
I miei occhi iniziano a brillare,
svelando i miei tormenti,
mentre l'ultimo raggio si allontana,
i frammenti di me cadono,
senza disturbare.

Ancora, e di nuovo,
a stropicciarsi gli occhi
a sbattere le ciglia
e spingere le immagini
a precipitare
...


Sola,
con la mente che vaga nel buio,
i ricordi scorrono velocemente
come se, volessero scappare via,

e il cuore spezzato.
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quella risposta che sogni,
che è il tormento di tutti i giorni,
puoi dartela solo te.
hai forza di volontà, mi sembra.

senz'altro non ti manca la vena poetica!
la volontà è il suo seguito.

dai!

abbraccio pat.

il 16/07/2003 alle 15:42

Commovente questa tua poesia, si percepisce il passare del tempo attraverso i tuoi ricordi dolorosi, il finale è particolarmente toccante, il tutto molto bello! "mentre l'ultimo raggio si allontana,
i frammenti di me cadono,
senza disturbare." è magnifica, questa immagine!


Un abbraccio
Axel

il 16/07/2003 alle 16:29

Al massimo (*****!) il cuore può rigarsi...non è il cuore a spezzarsi, ma la mente.
Bella
Saluti
Francesco

il 16/07/2003 alle 20:26