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Pubblicata il 10/07/2003
Jè 'a me terra
ma non ci nascii
pirchì me patri,
non avia vint'anni,
si nni vinni a Roma
a circar travagghiu
ca sordi non ci nn'erunu
'nta sta terra amara;
e cca truvò
macari na mugghieri.
E fu accossì
chi fici puru a mia,
mmiscannumi 'nto cori
nu bummulu di lava
e u blu cobaltu mari,
u sciauru di l'agrumi
e di salini antichi,
na picca 'i sulfiru
e tri gocci d'acitu.

Traduzione

E' la mia terra
ma non vi nacqui
perchè mio padre,
non avea vent'anni,
se ne venne a Roma
a cercar lavoro
perchè non c'eran soldi
in questa terra amara;
e ci trovò persino moglie.
E fu così
che fece anche me,
mescolando nel mio cuore
un'anfora di lava
e il mare blu cobalto,
il profumo d'agrumi
e di antiche saline,
un pizzico di zolfo
e tre gocce d'aceto.

(Chiedo venia a tutti i siciliani del sito per errori di lessico e ortografia dovuti alla sporadica frequentazione del dialetto.)
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il tuo dialetto
e' fantastico e tu sei dolcissimo..
un bacione...

il 10/07/2003 alle 15:47


caro gaetano,hai saputo racchiudere in pochi versi cio che noi sciliani portiamo in cuore,le eesenze della nostra terra,
ed un cuore grande che tanto sa dare !



PS.iu ammeci ddi l'acitu c'avissi misu l'ogghiu,ti fazzo ominu
chi d'alivi ca di vinu iutu a mali.

Abbracci
Antonio

il 10/07/2003 alle 18:55

Non l'hai notato perchè non c'è mai stato motivo di farlo venir su ma... si truvo cu mi fa 'ncazzari autru chi acitu, tiru fora macari u vilenu.
Un bacione al profumo di agrumeto.
Doc

il 10/07/2003 alle 21:51

Grazie Rita, ma la dolcezza sei tu e la tua calda accoglienza di cui ancora parliamo.
Un bacione a te
Gaetano

il 10/07/2003 alle 21:54

Ed era proprio quel che volevo trasmettere.

Ok per l'ogghiu, ma l'acitu cc'è puru iddu, pirchì quannu truvo cu mi lu fa acchianari... sugnu capaci di l'assicutari cu do' paroli.

T'abbrazzu
Gaetano

il 10/07/2003 alle 22:01

E fu così
che fece anche me,
mescolando nel mio cuore
un'anfora di lava
e il mare blu cobalto,
il profumo d'agrumi
e di antiche saline,
un pizzico di zolfo
e tre gocce d'aceto.....

Il finale è splendido....:-)
Le parole che hai trovato per mescolare le due terre, dentro di te, sono toccanti...
Complimenti....
Un abbraccio...
Mary

il 10/07/2003 alle 22:32

Grazie Mary! Vedi, pur essendo stato soltanto poche volte in Sicilia e per brevissimi periodi, ho talmente assorbito la sicilianità di mio padre da sentirla del tutto mia, e mi ritrovo tutto in questa descrizione.
Sono romano, non rinnego certo la città che mi ha visto nascere ed incanutire, ma le mie radici sono là in quella terra di fuoco, di grandi passioni e di tante, tante contraddizioni. Tu, donna del sud, puoi capirmi.
Un abbraccio a te
Gaetano

il 10/07/2003 alle 22:55

Grazie Sera, come mi diceva un cugino Nisseno "La Sicilia ce l'abbiamo nel sangue, ed è un cromosoma che ha tanta forza da prevalere sugli altri."
Appena potrò, andrò in libreria a cercare il libro e lo leggerò senz'altro.
Un abbraccio a te
Gaetano

il 11/07/2003 alle 07:49

Grazie Tina, la natura isolana che ci accomuna ci fa meglio comprendere. La nostra gente ha saputo conservare intatti, pur fra mille contraddizioni, i valori più elevati della tradizione, il legame alla terra ed alle proprie origini e quel po' di asprezza (lo zolfo e l'aceto) che viene dall'essere stata per tanto, troppo tempo dimenticata da tutti.
Un abbraccio a te
Gaetano

il 11/07/2003 alle 07:56

BRAVO, da buon siciliano (sono di MONDELLO - PA-)
TI FACCIO I MIEI COMPLIMENTI.
SII SEMPRE FIERO DI ESSERE UN SICILIANO.
CIAO DA FRANCESCO.

il 04/11/2003 alle 21:58

Grazie a te, Francesco, per aver voluto visitare il mio archivio.
Sto provando a scriverne un'altra, ma jè dura e nun sacciu si ci arrinisciu.
Mi fa molto piacere che la truppa siciliana sia così ben nutrita: ben 5 e 1/2 (che sarei io)
Un caro saluto
Gaetano

il 05/11/2003 alle 07:33