Li sento vicini
voci come cani furiosi
mi faccio largo
nella boscaglia irta di sterpi
di canne, di fango,
gocce di pioggia mi accecano
mentre le gambe stanche
ormai arrancano a vuoto.
Tante volte ho girato a vuoto
tante volte mi sono perso
tante volte ho pregato
ma inutilmente.
Sono stanco, tanto stanco
mi giro e li vedo
pronti a riprendermi
e davanti c'è lui.
Lui, il mio aguzzino
lui, che mi viene vicino
lui, che prende la mano e mi dice:
"Papà, vieni, andiamo a casa."