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Pubblicata il 03/07/2003
Ha frequentato per diversi anni
una scuola di ballo, piena di voglia,
ha le scarpette rosa e il suo tutù
ma stare sulle punte é il suo tabù
Sognava di esibirsi nel proscenio
ma ogni anno la sua compagnìa
le mette davanti ancora un'altra fila
che tra le tante non si nota più
Quella bambina non riesce proprio a ballare
e quel tutù ormai lo vede vecchio
a volte sogna e piroetta nello specchio
ma é un goffo tentativo e nulla più
Chi balla in prima fila ha il cartellone
ha il patner più bello tutto per sè
chi invece sta li dietro, destino strano
é senza uomo, passa di mano in mano
Sul volto di chi é in ultima corsia
quel sorriso diventa presto un ghigno
non si da pena, nessuno la vede più,
finisce di ballare in quello stagno
muore senza essere mai stata un cigno
Non ha mai fatto un salto una spaccata
invero non l'ha neanche mai tentata
non le hanno mai insegnato che per ballare
qualche volta bisogna pur rischiare,
che sopra un palco é come nella vita
si bara a volte per vincere la partita.



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