PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 16/11/2001
Apollo giocoso,
mi trafigge di rimpianti,
mi lega a te in un trillo,
quell’unico legame
che mi scivola tra le dita,
ostinato,
ogni volta che sento di perderti.
Le tue dita erano ben ferme invece,
nell’intrecciarsi trepide
alle mie piu deboli…
frantumandomi la prudenza,
con un unico atto,
rapido e pulito come un omicidio.
Eravamo due ed eravamo uno,
con lo stesso nome, con mille altri,
e con pesanti oltraggi
fino all’estasi suprema,
ed ora sono ancora io sola
e tu un arto disgiunto,
il cui moncherino brucia
nei giorni di abbandono.

E Apollo mi regala miraggi,
intanto che guardo fisso le finestre,
vedo il mare e il vulcano,
e la tua espressione
furba e tenera insieme
e sale alle orecchie la tua voce,
come bollicine frizzanti,
la tua voce
che è solo uno squillo.
  • Attualmente 3/5 meriti.
3,0/5 meriti (1 voti)