Passata è la tempesta, che non era
altro che il tempo nel suo farsi muro
di angustie grigie, prigionia del duro
ricominciare; giace nella sera
il cielo terso nel suo primo scuro
illanguidirsi nella primavera
già donna, estate, tremolio di cera
di poche stelle, nuova notte, puro
di chiare, fresche, dolci acque, vera
poesia, silente scorrermi sicuro
di questa gioia vaga che catturo
e forse non è nulla, ma è sincera.