Nell'aria di un viola soffice
immerso
di un senso di felice impotenza
che mi circonda
verso un tramonto
che è l'ansia di vivere
mi soffermo al mio andare
che resta
e come il sole che mentre scivola
nel suo rossore si dissolve
già alba
di luna riflessa difronte
tra rami e lampioni
che sono i miei dubbi
del cuore che fugge
ai segreti del mare senza nuvole
così
la mia precarietà
diviene melodia di marmo
d'onde d'estate,
così
il Canto dell'Universo
sono
potente lamento
di me vento.