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Pubblicata il 17/05/2003
Si, lo so,
queste parole non fermeranno l’odio,
non fermeranno mani violente,
non daranno vita ai morti.
Ma cosa rimane
se non pregarti, mio Dio…
Sono rimasto solo, Signore,
a gridare sulla strada di Pristina
invocando “Pace!”
mentre fioccano dal cielo
tonnellate di morte.
E non arriva silenziosa,
con drappi neri e la falce in mano,
ma in aeroplano
o con cingoli stridenti,
chiusa in ogive d’acciaio,
in spolette innescate,
nell’urlo delle madri,
nei volti spauriti dei bambini.
Allora,
dove sei,
mio Signore…?
Nel campo di Kukes
l’oggi è al tramonto.
Ed un altro giorno
è passato…
Sono ancora vivo…
E la speranza
veglierà tra le tende,
un’altra notte…
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