Poeti maledetti
26/04/2003
di AnimaMaledetta
Siamo poeti maledetti!
Il nostro destino è quello di venire scaraventati in nuovi inimmaginabili mondi.
Il nostro mondo è incomprensibile,
racchiude vita o morte, non lo capirete mai e non riveleremo mai i suoi segreti.
Un poeta maledetto non ha onore né dignità,
non ha famiglia né nome né patria, ma solo vita da vivere,
e per questo il suo legame con gli altri è la sua follia.
La morte è la nostra costante compagna, solo gli sciocchi la sfuggono,
la nostra morte è in attesa, sappiamo che la nostra vita finirà anche troppo presto,
quindi ne facciamo il pieno fino all’orlo.
La cosa più difficile al mondo è assumere lo stato d’animo del maledetto,
non serve a nulla provare tristezza, lamentarsi e sentirsi giustificati nel farlo,
un maledetto e sintonizzato per sopravvivere,
e sopravvive nel modo migliore.
Far parte di questo stato d’animo si acquisisce attraverso una vita di battaglie,
di sofferenze, lacrime amare, gli altri ci sfuggono, siamo diversi, ci riconosciamo dagli occhi.
L’arte del maledetto sta nel bilanciare il terrore di essere
uomo con la meraviglia di essere uomo.
L’uomo comune cerca la certezza il maledetto cerca il peccato nei
propri occhi.
Amici poeti, sciegliete una volta soltanto, essere poeti maledetti
o uomini comuni, non esiste una terza scelta, non su questa terra.

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