PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/10/2001
Nel silenzio un suono si propaga, infinito.
Un’eco profonda risponde nelle creature,
immobili nella notte,
spoglie di pensieri, mentre giacciono avvolte
nel manto di un unico grande Sogno.

Il vento tace, le onde del mare mandano
riflessi di cristallo alla luna, attorniata
da brillanti stelle, sul nero sfondo del Cosmo,
ed il suono diventa Luce.
Luce che indaga, che scruta le sue opere,
che le sfiora in una dolce carezza,
che le conforta in un muto messaggio,
che porta ad esse la speranza di un viaggio
eterno, verso le amorose braccia di
un essere chiamato Infinito.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Caro Teodor, di fatto abbiamo già aperto un forum, sicuramente interessante ed è simpatico farlo utilizzando questa moderna tecnologia.
Ti rimanderei anche alle mie risposte a tuoi commenti di "un alt(r)o punto di vista" e di "con te tra le gambe".
In particolare su questa "poesia" ti sottopongo ciò che Montale dice sulle opere con tematiche metafisiche:
"tutta l’arte che non rinunzia alla ragione, ma nasce dal cozzo della ragione con qualcosa che non è ragione, può anche dirsi metafisica". La consapevolezza che il Mistero sorga nella considerazione della realtà operata dalla ragione sembra essere ben presente a Montale quando, in un’intervista rilasciata nel 1965, esclude che si possa "parlare di mito della mia poesia", ma piuttosto di "desiderio di interrogare la vita".
Quindi, posto che le riflessioni possono anche avere implicazioni filosofiche/teologiche, nondimeno ritengo che il contesto formale in cui sono espresse sia un ambito poetico.
A risentirci con piacere
Ciao
Alessandro

il 01/11/2001 alle 12:36