PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/06/2023
Ieri sono entrato in una chiesa, era vuota, dalle vetrate colorate in alto la luce sembrava divina. L'ultima volta che ci entrai fu quando morì la sorella di mia madre e ricordo che piansi durante la Messa.
ora, dopo molti anni, torno in quella chiesa, imponente nelle sue linee moderne. Nel vuoto c'è qualcosa. La mia vita è qui, nel presente e nei ricordi, nel futuro che mi attende. Col respiro calmo, penso al rancore che serpeggiava fra due sorelle, mia madre e mia zia. Adesso sono entrambe nell'Altrove, avranno fatto pace.

Io sono in pace, ma ho paura di non essere all'altezza per i giorni che verranno, di non riuscire a diventare mai un uomo, di restare per sempre una mezza calzetta, uno che s'imbosca in una chiesa vuota per non affrontare il mondo. Seduto, sto cercando me stesso, come quelli che prima viaggiavano nell'India più nascosta, sto qui e respiro. Intorno a me c'è tanto: pecorelle smarrite, divinità, vetrate colorate e ombre, silenzio, me stesso.

Stufo e oppresso da quell'imbottitura, da un vuoto che contiene qualcosa, mi alzo ed esco. Fuori c'è vento, nuvole che scorrono, la verità di una città che sbatte le portiere delle sue macchine, gente che ancora non sa come sarà il suo domani.
  • Attualmente 3.85714/5 meriti.
3,9/5 meriti (7 voti)

Ciao Vinc, bravo!

il 01/06/2023 alle 16:05

Grazie Dani, ciao e buon giugno.

il 01/06/2023 alle 19:24

Bravo Vin

il 02/06/2023 alle 17:25

Grazie Sir, buona serata e buon weekend.

il 02/06/2023 alle 21:13