Cade il cielo del primo mattino
dentro gocce
di insostenibile malinconia
poche persone
si affannano a rendere giustizia
all’indulgenza
che aleggia tra i riverberi
di insulse promesse
cavalcano i loro cavalli
scatenandosi su luridi asfalti
lacrime intermittenti
inondano i campi
smorfie tese
a tratti inconsistenti
si mescolano al turbinio
di un fantasma
che vuole assorbire i sentimenti
È proprio allora che mi chiedo
cosa sento?