Ma che bel castello
ho pensato per noi
su un cavallo snello
porto a te, se li vuoi,
pelle e pizzi sgualciti,
stivaletti graffiati,
gonne e trecce stracciate.
ho sognato una sala
grande come il tuo cuore,
buia ancora di più,
con armadi segreti,
piume e morbide fruste,
dove tu mi darai
da assaggiare il tuo sale.
mentre il sole
schiaffeggia
le alte torri merlate.