PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/05/2023
Quel giorno la pioggia fu ingrata e irriverente
Perseverando oltre il proprio modus battente

Quella notte l'immane furia dilagò rapidamente
Trasformando in fiume un innocente torrente

Quel mattino la quiete indossò abiti d'apparenza
Annientata l'ospitale collina della concupiscenza

Quella sera gli ignari arbusti comparvero dal mare
Gabbiani in lacrime, senza la spiaggia ove riposare
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Un profondo dolore...senza una spiaggia su cui riposare, è Amore. Credo, o almeno così mi giunge, bellissima.

il 14/05/2023 alle 16:35

Uno scenario di devastazione, in cui i gabbiani piangono la loro spiaggia spazzata via. Potrebbe essere una metafora del pianto dell'umanità , quando si scatenano rabbiose le forze della natura. La percepisco così... Bellissima.

il 14/05/2023 alle 19:05

Di mattino ... di giorno ... di sera ... di notte ... è lo svolgersi degli elementi umani. Ciao maestro

il 14/05/2023 alle 21:47

Spunti interessanti, complimenti Sir, un caro saluto.

il 15/05/2023 alle 09:13

Bellissima poesia con metafore che richiamano fatti recenti accaduti Cutro e nel ravennate (ma riferibili in tanti altri disastri), la natura fa cose "naturali", e l'uomo che le rende innaturalmente dannose. Salire la collina con il gran consiglio dopo l'accaduto per mostrare agli umani che nulla andrà più perduto (ma il mare restituisce il fallimento dell'umanità). Un plauso ed un grande abbraccio di cuore.

il 15/05/2023 alle 12:39

Certo, è amore, Lù! Grazie di averlo ricordato.

il 15/05/2023 alle 21:36

Sicuramente, amica Angelina! La natura si accanisce anche contro l'amore stesso, quando questo tradisce la natura medesima. Grazie per il bellissimo contributo. Tvb.

il 15/05/2023 alle 21:38

Grazie assai Luigi, hai colto la temporalità del processo.

il 15/05/2023 alle 21:39

Interessant, già! Grazie Dà!

il 15/05/2023 alle 21:40

Grandioso commento, amico Moreno! Grazie infinite per la preziosa attenzione apostrofante!

il 15/05/2023 alle 21:41

Caro Sir la vita tristemente e' fatta anche di questo,ma rimangono tanti punti interrogativi,ieri Sir sono capitato in un purgatorio non mi era mai capitato e come una stazione di binari morti dove non passera' nessun treno.Un Saluto

il 16/05/2023 alle 10:42

Già, amico Giancarlo, alla natura perdoniamo tutto, ma non alla mano assassina dell'uomo contro essa! Immagino cosa hai provato: sono sempre al tuo fianco! Grazie infinitamente!

il 16/05/2023 alle 13:54

Sei davvero generosa. Grazie, gentilissima.

il 16/05/2023 alle 21:51

Caro Maurizio, i disastri ambientali non sono fonte di sofferenza solo per gli uomini ma per il creato intero. E' forte l'immagine del pianto dei gabbiani, una verità che colpisce al cuore. Ti faccio i miei complimenti per la tua sensibilità.Perdona il mio ritardo. Un abbraccio affettuoso.

il 17/05/2023 alle 23:05

I tuoi ritardi sono gli anticipi della mia gratitudine, amica mia! Grazie della bella partecipazione! Tvb

il 18/05/2023 alle 13:42

Giorno . Notte. Mattina e sera in un incedere lento e catastrofico. Narrazione di un evento che rimarrà impresso nella memoria dei più, complimenti uniti a preghiere

il 19/05/2023 alle 07:18

Grazie, amico Storn! Effettivamente è un luogo che appartiene al passato; non vi metterò mai più piede! Un saluto sincero!

il 20/05/2023 alle 18:56