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Pubblicata il 19/03/2023
Quando, ricco di giorni,
ho lasciato la casa di mio padre,
ero un verde virgulto.
di paese in paese ho camminato,
sono andato ove il vento mi portava.
e da allora ho dormito in tanti letti,
frequentatore assiduo di taverne,
amante di chitarre vagabonde.
**
ne ho conosciuto donne.
ho dato fondo a tutti i miei averi
ed ecco sono polvere di strada
ludibrio dei viventi.
**
non c’è asilo per me, non c’è un albero
sopra il quale appoggiarmi,
alla cui ombra possa riposare.
la strada mi respinge,
le pietre mi ammoniscono,
l’uccello della notte mi deride,
non mi fa riposare. Ecco, mi azzannano,
mi insegue il leone della steppa,
mi minacciano i cani del rimorso
e mi abbaiano dietro tutto il giorno…
**
ritornerò! Ma che dirò a mio Padre?
che ho fame e ho sete? E Lui, cosa dirà?
Chissà…mi accoglierà?
mi spoglierà di questi quattro stracci,
ucciderà per me il vitello grasso?
gli dirò: “ Ho peccato contro il cielo,
padre, e contro di Te, non sono degno
di essere tuo figlio.
trattami come l’ultimo dei servi!”
**
ma il Padre gli gettò le braccia al collo,
asciugò le sue lacrime
con le carezze e i baci.
da sempre lo aspettava.
***
ore 9,06
domenica 9 maggio 2021
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Bellissima.

il 20/03/2023 alle 02:26