c'è un'alba chiara sui tetti
dalle tinte rosa
a tutto schermo fino ai monti
verso il mare
ancora più bella
da dimenticare in fretta
le ombre a fianco
che m'hanno tenuto compagnia
questa notte
ed esco al mattino
solo
nessuna voce in giro
silenzio in bocca
così l'aria fresca
mette ali sulla porta
e già la via diventa carraia
arrivando il rumore
della campagna
alle opere
acceso il motore
anche se tengo
caro il muggito
in fondo al cuore
affondo i passi
attraversando campi
di fiori e profumi
mentre il sentiero
va dritto giù al fiume
mi fermo al bivio
dove c'era la fonte
e tra i rovi
il passato assale
graffiando
sento ancora l'acqua
dal fondo
o le tue parole gorgogliare
in gola
qui venivo all'inizio correndo
quando mi sorrideva la vita
ora siedo
di vivere stanco
alla fine
poi riprendo la marcia al giorno
che alto sui fossi umidi
e i crinali assetati
risplende
a perpendicolo sulle case rimaste
i fienili e le stalle
il mondo com'era
da bambino
ed oggi così cambiato
che d'un vecchio
il tempo ho toccato
greggi sparsi gli anni
non torneranno stasera
quando non riportano al fattore
i conti
incisa un'altra tacca
sulla canna
più preciso e duro il ferro
alla meridiana