Eccomi ancora immerso
in definizioni della vita.
Icastica come aforismi.
Ingrigito da fumi di solitudini
e inganni.
Perso nel mio perdermi.
Eccomi, traverso ai fatti
fatti di ritorni lunghi.
Bianchi da accecarmi.
Neri da includermi.
Dove comporre versi
capaci di illudere
ogni più misero riverbero
di accesi lumi
basta a piegare
insicuri stimoli.
Eccomi, da risalti effimeri
far breccia a canoni
di interstizi ludici.
Per ridere disgrazie.
Per sceglierne i costumi.
E incoscientemente
assolvermi.
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