m’affaccio e sbircio
non voglio apparire.
qualora m’investa
ricambio un sorriso.
e mi accorgo
che troppo rapido
è in caduta il tempo
tra tumultuosi battiti
e battute spinte.
sono scrosci
di cascate in croce
mentre il paesaggio
diviene lunare
e stili di vita
restano appesi
tra facili attese
oppure ad amalgame
tra ritmi ossessivi
che travalicano
del proprio fiore
il germogliare.
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