c’è una soglia d’uman ratione
in mente di real comprensione
ove sol ratio mentali sbarre pone
e non rimarca spirtual confine
ove spirto s’invola ad infinito fine
sine tema guardar negli occhi
mentre è dolce ascoltar parole
ma non andar oltre occhi
né aldilà delle parole
è come non vedere
è come non ascoltare.
È il buio assediatore
avido e tenace predatore
di nostra spiritual luce
che entro brilla e flamma
e mostrar temiamo.
eppur mai raggio di sole venne senza luce
nè zampillo di sole senza portar calore.
luminiam le nostre ombre
che sol nostra invenzione sono
della luce che anima riserba.
abbandoniam platonica caverna
e squarciamo di Maya ed Iside i veli
a scoprir nuova gnosi.
ci attende il bussar di un Dio
che d’entrare chiede solo
a lasciar sue orme sull’anima
chè stanco è di vagar per l’infinito.
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