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Pubblicata il 26/02/2023
Un albero, una donna è nel paradiso
adamo in piedi che dorme conquiso
un essere appare astuto e suadente
si insinua tra le reti su fino alla mente
un click e sei connesso con l’illusione
la realtà virtuale non è un’emozione.
cogli l’attimo prima che sia sfuggente
prendi la mela e danza con il serpente.
quello che è proibito lo sa solo Iddio
la vita va vissuta non aspettare l’oblio.
su ogni icona si nasconde l’apparenza
tu donna guardi e vai oltre la sostanza
quel limite posto non fa crescere l’umano.
tu uomo cammini con la maschera di Giano
non volgere la testa indietro per paura
cambia il passo e aumenta l’andatura.
supera il confine oltre il limite prestabilito
a mordere il succoso frutto non è peccato
perché a sua immagine Dio ci ha creato.
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guardare avanti e non voltarsi a ogni passo,
seguire l’istinto, per crescere bisogna osare
finché seguiremo le scie e i limiti imposti
vedremo solo quello dove gli altri andranno.
i paradisi anche quelli virtuali sono le prigioni
della fantasia, conoscenza e delle nostre azioni.
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Le religioni sono l'oppio dei popoli ovvero, traduco io, sono la menzogna dei credenti. Nessuna religione o pensiero umano contiene concetti che possano spiegare Dio. Quella della mela la leggo come una richiesta di Dio all'uomo di non cadere dalla posizione che avevano (di poco inferiore agli angeli) a quella materiale di una conoscenza razionale. Già sapevano tutto, ma hanno preferito andare a verificare come su un Dio fosse verificabile. Poesia molto interessante

il 26/02/2023 alle 23:14

Grazie per il contributo. Non si può capire Dio, ma le tentazioni sono o non sono dei limiti dipende dal punto di vista, il paradiso terrestre è una simbologia Adamo e Eva è l'umanità un popolo. La mela è la ricerca dell'ignoto. Fede e ragione possono sembrare un ossimoro, ma nascono dalla stessa radice, la ricerca della conoscenza. Sant'Agostino uno dei più grandi dottori della chiesa ha detto una frase che è entrata a fare parte della mia vita cioè "i dubbi alimentano la fede". Credo ut intelligam, intelligo ut credam” Credo per capire, capisco per credere (Sant’Agostino)

il 27/02/2023 alle 00:08

Bravo Morris. Grazie

il 27/02/2023 alle 07:15

Bravissimo davvero! Mi è piaciuto il senso che gli hai impresso, Moreno! Ciao caro.

il 27/02/2023 alle 13:22

Molto ben intrecciata. Bravo!

il 27/02/2023 alle 17:03