I colori assumevano
sfumature meravigliose,
mentre il pennello
sapientemente guidato,
celebrava il mio volto
nell’autoritratto.
I miei occhi erano pieni di luce,
vi si leggeva la profondità
dell’Universo,
le mie labbra sorridevano
all’infinito che mi circondava.
Ma quando il ritratto
Dell’uomo-Dio fu terminato,
per caso passai davanti allo specchio,
e, guardando le due immagini vicine,
vidi due volti diversi,
ed il tragico è che quello più bello,
quello più luminoso e santo,
non era che un’illusione,
sulla tela.