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Pubblicata il 30/01/2023
Abitava un tempo sulla collina un vecchio che sapeva.
si era isolato un po' dal mondo perchè conosceva il fascino inspiegabile che la natura solitaria sa trasmettere.
apprezzava che di tanto in tanto qualcuno andasse a trovarlo: il postino per portargli la pensione; una cara vicina di casa che gli faceva la spesa; un nipote che ogni tanto si ricordava di lui.

sapeva che stare nel mondo e a contatto con tante persone poteva avere il suo fascino, ma poi alla fine le chiacchiere stancano e invece la voce del vento , lo stridore di certe cornacchie, le carezze del sole nei lunghi pomeriggi, quelle cose non lo deludevano mai.

aveva imparato a coltivare il suo orto e produceva una serie di frutti che però metteva a disposizione solo di qualche vicino di casa perchè non ci teneva che nessuno dicesse che egli fosse molto bravo come agronomo. In questo non era vanitoso.

insomma era una figura sobria e parca come non se ne vedono più in giro e per trovarle bisogna appunto addentrarsi nella natura la dove il mondo si ferma proprio perchè il mondo gradisce la compagnia e rifugge la solitudine. Così per stoltezza.

aveva il viso segnato dalla vita come di uno che ne ha vissute molte di esperienze e che sa della vita cose che certe altre persone pur rivivendo più volte gli stessi errori non ne traggono vantaggio e ricadono ogni volta con stoltezza.
lui no. Lui aveva l'aria di uno che le cose le sapeva e, per questo era tanto raro.

il suo volto calmo lo trovarono un giorno tutti i suoi concittadini quando morì e dopo un funerale semplice ora faceva capolino nella foto sopra la tomba di marmo grezzo che lo aveva accolto.
l'espressione la stessa come di uomo che sapeva o almeno aveva saputo il valore dell' agitarsi nel mondo e il valore della sapienza.
ora un velo di sorriso ironico increspava il suo viso nella foto quando il sole del pomeriggio riscaldava il giaciglio nei lunghi pomeriggi invernali e a coloro che passavano davanti alla sua tomba piaceva pensare a lui come a un Dio che da vivo aveva molto saputo e che ora finalmente sapeva non più come uomo ma come parte del tutto.

ora poteva ascoltare il silenzio del sole rotto dal canto di qualche tortora. Una situazione di silenzio che egli aveva sempre amato; un paradiso che alla fine ci accomuna tutti e che regala pace e regalità anche a chi con pazienza continua a portare fiori ai propri cari, nella quiete delle cose eterne.
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"...nella quiete delle cose eterne", bellissimo.

il 31/01/2023 alle 07:18

Grande vecchio, fonte di vita ... Giusto omaggio. Ciao

il 31/01/2023 alle 10:50

Quasi una favola dei giorni nostri Tonino Grazie Infinite

il 31/01/2023 alle 12:07

Grazie dei commenti lusinghieri!

il 31/01/2023 alle 17:02