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Pubblicata il 30/01/2023
De li occhi 'l sorriso nel disio
d' amor che regna nel gaudire
sotto 'l guardo assorto di Dio.
Nell' intendimento di non più soffrire
ma poveri l' omini, ancor non son maturi,
disillusi e instabili, e non pe' sentuto dire,
s' arrovellano 'l cor pe' l' ideali iscuri.
Che pe' dinaro e pe' poteri occulti
vendono l' alma al diavolo tra i sussulti
di sangue 'nnocente che scorre a fiumi,
macchiando di rosso la Terra che tanto soffre
nel veder li sui filli far mostra di se ne l' incoscienzia,
ne la vertude ch' or più sorride
e si perde ne l' ombra del cor ch'a viltà arride,
dimentico d' amor e pentimento
d' uno spirito che soffre nel tormento,
d' un alma denudata del sentimento.
De l' onestate che fa dell' omo esempio,
speme d' un destino che fugge sconsolato nel vento,
che destina a l' omini futuri
bende e cerotti per riparar dolori.
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Versi molto belli nel classico poetare antico, ricco di sentimento e di valori ormai quasi perduti. Piaciuta veramente

il 30/01/2023 alle 10:20