Ancora vive nei ricordi dei meno giovani
sono le note soffuse dei canti di montagna
composti per accompagnare
le esperienze di molti soldati
nella grande guerra dove da sfondo
c'era la cornice maestosa delle Alpi.
canti tutt'altro che bellicosi,
erano la consolazione degli alpini
che li cantavano per rincuorarsi
dalla tragedia che stavano vivendo.
nascevano come sprazzi di umanità,
nel ricordo di un compagno morto,
nell'amore per una giovane incontrata,
nella riflessione accorata sull'esperienza
tragica dei combattimenti
che però non li incupiva
ma li spronava ogni volta al canto.
gli anziani che avevano vissuto quegli anni
erano soliti cantare per stare allegri
e anche finita la guerra non avevano perso
questa abitudine e avevano affrontato la vita
con l'anima accompagnata dalla musica
per trovare coraggio e gioia
in ogni situazione.
questi canti di montagna che celebravano
la maestosità delle nostre Alpi
calzano a pennello in questi tempi
in cui è richiesto all'intera umanità
un supplemento enorme di pazienza,
di perseveranza, di speranza contro ogni
tentazione nel demoralizzarci.
loro contro la guerra innalzavano canti
alla grandiosità delle montagne innevate;
noi facciamo nostri questi canti
nel condividere la stessa umanità
spezzata, per stringerci la mano,
per continuare a vivere con coraggio
nonostante tutto.
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